Gesù, Giuseppe e Maria….

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Finalmente è arrivata! Certo… qualche disgraziato furbone ha pensato bene di rovinanrci la sorpresa settimana scorsa. Ma non importa, la nuova Ferrari F12 Berlinetta è talmente sconvolgente che tutto passa in secondo piano.

Erede della 599, la nuova F12 si pone con prepotenza ai vertici della categoria. Basta guardarla per comprendere le sue intenzioni. Se alla 599 bisognava concedere una seconda chances per sedurre, con questo nuovo modello basta un’occhiata distratta per innamorarsene.

Il cuore di questa intrigante GT è naturalmene un 12 cilindri aspirato di 6262cc (stretto parente di quello che batte nella FF)  dalla potenza di ben 740 cv. Ma non sono soltanto i cavalli sprigionati a stupire, anche la coppia di 690 nm fa la sua porca figura, soprattutto se pensiamo che ben 550 nm sono già disponibili a 2500 giri/minuti, specchietto di un progetto nato sì per stupire, ma soprattutto per rendere l’auto davvero utilizzabile e piacevole da guidare in ogni condizione.

La disposizione degli organi meccanici è orientata alla sportività e segue il famoso schema transaxle con il v12 montato davanti al conducente ma senza superare l’asse anteriore delle ruote. Il cambio è montato con il differenziale al retrotreno, soluzione che permette un miglior centraggio delle masse (54-46). Cambio da tradizione Ferrari con paddle al volante e innesti a doppia frizione. I freni sono ovviamente degli enormi carboceramici.

Questo progetto è stato realizzato a 4 mani tra il Centro Stile Ferrari e la Carrozzeria Pininfarina ed è un lavoro che non si è limitato a dar forma ad una nuova vettura. La carrozzeria della F12 presenta delle soluzioni aerodinamiche davvero uniche e interessanti. Pensate che le due bocche ai lati del paraurti anteriore, si possono aprire e chiudere in funzione della quantità di calore da smaltire nella zona dei freni e il cofano motore è stato studiato per creare deportanza, spostando i flussi d’aria che investono la parte superiore della macchina verso le fiancate. Come per la 458 Italia insomma, il vestito non è soltanto bello da togliere il fiato, ma contribuisce attivamente al raggiungimento delle prestazioni al top della categoria. Il tutto senza ricorrere ad alettoni, con una linea cattivissima ma allo stesso tempo elegante e pulita.