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THE ULTIMATE CRAZY DRIVERS

Alfa Romeo 4C. Una formidabile creatura si mostra al Mirafiori Motor Village.

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

Storia del Quadrifoglio Verde. Ogni tanto anche dei pazzi furiosi come noi staccano la spina e fingono di essere persone normali. Niente mani sporche di olio motore e WD40. Giacca e camicia fresche di tintoria e addirittura i pantaloni con la riga in mezzo. Sì eravamo parecchio carucci! Stefano ed io non ci avreste mai riconosciuti addobbati così a festa, ieri eravamo pronti per una serata che non ci saremmo mai persi per nulla al Mondo. 

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

L’appuntamento era alle 21 presso il Mirafiori Motor Village di Torino. Ovviamente già alle 20 eravamo in zona!

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

Per mostrare al grande pubblico l’Alfa Romeo 4C e la rinnovata gamma Quadrifoglio Verde, il Management FCA ha indetto una serie di eventi che toccheranno le principali concessionarie d’Italia. Il 4C Tour. In totale sono previste 87 tappe che, nell’arco di 2 mesi, permetteranno a tanti appassionati e semplici curiosi di vedere e toccare la nuova “piccina” di Casa Alfa. L’evento inaugurale si è tenuto proprio ieri a Torino e vi raccontiamo com’è andata.

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

Della 4C si è scritto e detto di tutto. Noi in attesa di provarla ci sentiamo di dire solo una cosa. Quante paranoie! E’ davvero il caso di mollare il freno e godersi un’auto ben fatta e che mette l’esperienza di guida al primo posto.

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

Per sottolineare l’agilità e il peso ridotto dell’auto, si è messo in scena uno spettacolo davvero entusiasmante. Non ho mai fatto mistero del mio amore per le Alfa Romeo ma fidatevi che il mio non è un commento da fanboy ma di tutti i presenti in sala! A memoria non mi pare di ricordare di un’altra Casa che abbia organizzato un balletto con tanto di palo di 3 metri per permettere ad una ballerina (che purtroppo non siamo riusciti a conoscere ma che ha tutta la nostra stima per il talento dimostrato – s’è presa anche un bel pezzo dei nostri cuori ma son dettagli…) di arrampicarvisi come se nulla fosse. Una vera e propria atleta.

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

Il momento clou è arrivato con la fine dell’esibizione quando la ballerina strappa via il velo e cede scena e testimone alla 4C bianco pastello. Abbiamo visto più volte la 4C ma mai in questa tinta e non è affatto male. Onestamente la preferisco in nero o nel più moderno rosso competizione però anche in bianco fa la sua figura. Stefano l’ha preferita perché in bianco venivano meglio le foto, la solita deformazione professionale!

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

Durante l’introduzione all’auto e al progetto 4C, ci è piaciuto molto il modo con cui i relatori (due responsabili commerciali) si sono interfacciati con Lei. Trattandola come una creatura e non un prodotto. Come un’automobile che può davvero rilanciare il Marchio, un tempo secondo a nessuno e non una semplice opportunità commerciale. FCA non fare cazzate, giocatela bene eh che la 4C dev’essere un punto di partenza e non un opera a sé. Ti teniamo d’occhio!

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Purtroppo la grande adesione di pubblico non ci ha permesso di chiacchierare con la 4C in santa pace. Però ci siamo goduti alla grande Davide Dileo, ovvero Boosta dei Subsonica.

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

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Presente anche la Martini a prendersi cura di tutti noi. La tentazione di un bel Martini on the rocks era tanta ma ligi al dovere abbiamo glissato, concentrandoci solo sulle auto esposte.

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

Già perché non c’era solo una fantastica ballerina che si trasformava in 4C. Eh no, c’erano anche la Giulietta e MiTo in allestimento Quadrifoglio Verde, nella nuova colorazione grigio magnesio opaco. Ad essere sinceri la MiTo non è stata molto ammirata, mentre la Giulietta è stata presa d’assalto quasi quanto la bianca coupettina.

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

La Giulietta QV è motorizzata con lo stesso cuore della 4C. Il 1750cc turbo con iniezione diretta da 240cv accoppiato al cambio a 6 rapporti  e doppia frizione Alfa TCT.  L’impianto frenante è firmato Brembo con dischi da 320mm. La velocità massima è di 240km/h e lo 0-100 viene coperto in 6,6 secondi.

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La MiTo QV  dotata invece del 1,4 turbo benzina con 170cv. Anche nella MiTo sparisce il pedale della frizione per far spazio al 6 rapporti con doppia frizione Alfa TCT. 219km/h è la velocità massima e il classico 0-100 viene coperto in 7,3 secondi.

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Naturalmente cambia per entrambe la caratterizzazione degli interni rispetto ai normali allestimenti, stessa sorte per gli esterni.

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Il Quadrifoglio Verde è come tutti noi sappiamo simbolo di buona fortuna. Debuttò su un’Alfa Romeo da corsa per la prima volta nel 1923 per volere di Ugo Sivocci, che partecipò alla Targa Florio con una “RL Targa Florio” preparata da Giuseppe Merosi. La gara fu una sfida a 3 tra Antonio Ascari e Sivocci con le RL e Minoia al volante di una Steyr VI Klausen Sport. A 200 metri dal traguardo, con alle spalle i 432 km del Circuito delle Madonie (4 giri da 108km) l’Alfa di Ascari, che era ampiamente in testa, si spense improvvisamente. Il grande distacco inflitto a Sivocci, in quel momento secondo, permise ai meccanici di correre verso Ascari e procedere alla riparazione. Presi dalla foga del momento, i meccanici salirono in macchina con Antonio e tagliarono tutti assieme il traguardo. Un bel gesto, che però valeva la squalifica! Ascari per evitare la sanzione tornò indietro, e ripercorse da solo i 200 metri che mancavano per tagliare, nuovamente, il traguardo. Arrivò però secondo, raggiunto e superato da un incredulo Sivocci. Con questa incredibile vittoria l’Alfa si aggiudicò la prima di 10 vittorie totali nella grande corsa siciliana.

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Una vittoria inattesa che spinse anche gli altri piloti ufficiali Alfa, Antonio Ascari, Enzo Ferrari e Giulio Masetti, ad adottare la beneaugurante foglia verde su un quadrato bianco. A convincere definitivamente tutti i piloti e gli addetti ai lavori che il quadrifoglio portava bene, ci pensò il destino. Beffardamente, come solo il fato è capace di fare. Pochi mesi dopo la Targa Florio, a Monza nel 1923 durante le prove del “Gran Premio d’Europa” la P1 condotta proprio da Sivocci uscì di pista e impattò contro gli alberi. Per il pilota campano non c’era scampo, morì sul colpo. Quel giorno, la sua P1 non era decorata col quadrifoglio. Sivocci gli voltò le spalle solo per una volta e la pagò col prezzo più alto. Un’altra triste coincidenza riscontrata è che in quel weekend Ugo Sivocci correva col numero 17. Lo stesso numero utilizzato l’anno precedente da Biagio Nazzaro, al Gran Premio di Francia, il giorno della sua morte per un incidente. Dopo le morti dei due piloti italiani, il RACI (divenuto poi ACI) ritirò per le auto da competizione italiane il numero 17.

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In onore di Ugo, dalla stagione 1924, tutte le Alfa ufficiali avevano il quadrifoglio sul cofano. A rappresentare la mancanza di Ugo ci pensava lo sfondo scelto, non più un quadrato ma un triangolo bianco. Altri tempi, altri uomini.

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Nel 1925 è il quadrifoglio dipinto nella P2 del pilota-ciclista Gastone Brilli Peri a trionfare nel primo Campionato Mondiale di Corse Automobilistiche. Il primo di 5 Titoli conquistati. Sul finire degli anni ’20 il quadrifoglio sarà l’elemento caratterizzante delle Alfa ufficiali, rispetto  quelle schierate dalla Scuderia Ferrari di Enzo Ferrari, che orgogliosamente mostravano un cavallino rampante.

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Nel dopo guerra, la Formula A cambia nome, diventa Formula 1 ma la musica non cambia. Giuseppe – Nino – Farina e Juan Manuel Fangio si aggiudicheranno rispettivamente nel ’50 e ’51 i titoli di Campioni del Mondo di F1 con le famose Alfette. Il modello 158 per Farina e 159 per Fangio.

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Negli anni ’60 il quadrifoglio veste anche le versioni pronto corsa della Giulia TI Super. Successivamente gli viene affiancato un altro triangolo, azzurro questa volta con al centro una bandiera a scacchi. Il simbolo dell’Auto Delta di Carlo Chiti. I successi delle GTA e della 33 sono numerosi ed è impossibile elencarli tutti in questo articolo. Nel 1980 con il ritorno dell’Alfa in F1, il quadrifoglio riappare nella massima serie. In tempi più recenti i successi sono arrivati nel DTM con la mitica 155 e nel Superturismo con la 156. Insomma, nella storia sportiva della Casa, possiamo dire che ogni successo è legato al quadrifoglio di Sivocci.

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Dagli anni ’60 in poi, sono tanti i modelli in commercio che possono vantare un’allestimento Quadrifoglio Verde. Non è il caso di citarli tutti, basta wikipedia o qualche numero di Quattroruote. Se ne avremo occasione, i più rappresentativi li tratteremo con il nostro solito modo di fare. Abbiamo debuttato con una 33 Stradale ed è un debutto con i fiocchi!

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Per tornare ai nostri giorni e alle auto che abbiamo sotto il naso, beh che dire, fregiarsi del Quadrifoglio Verde è una grossa responsabilità. Non ci sono programmi racing in vista, da innamorato del Marchio, vederlo su una normale MiTo un po’ mi irrita. Fosse stata la GTA che hanno mostrato qualche anno fa! Però le voci di una 4C GTA sono sempre più insistenti. Ecco, a lei starebbe proprio bene il Quadrifoglio. Se poi uscisse dal cancello del Portello…

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L’unico appunto che noi di Track|FEVER ci sentiamo di fare è che per quanto valide (abbiamo guidato diverse volte sia la MiTo che la Giulietta e sono veramente belle da guidare) Quadrifoglio Verde è un nome pesante e l’attuale gamma non ha le spalle abbastanza forti per reggere 90 anni di Storia, di successi, di motorsport. Forse era più indicata una sigla come Junior o TI, per rimanere tra i “nomi di famiglia”. Insomma, potrà essere un dettaglio di poco conto ma per chi ancora ha i brividi ripensando ai tanti Campioni che hanno fatto la Storia del Marchio, anche una semplice versione è capace di emozionare. In positivo o in negativo. Sull’evento di ieri sera nulla dire. Organizzazione al top, Boosta è una garanzia, ottima la scelta delle luci che ben si prestavano a creare la giusta atmosfera e finalmente anche nelle concessionarie ci sono eventi fatti per attrarre il pubblico. Al giorno d’oggi il classico weekend a porte aperte non basta più se poi lo si contorna col… nulla!

Un sincero grazie alla Direzione del Motor Village per l’invito e l’ospitalità. Ormai ci sentiamo come a casa e non è affatto una bella cosa. Per loro!

Presentazione Alfa Romeo 4C - Mito QV - Giulietta QV

 

Per vedere tutte le foto, anche quelle non pubblicate qui e con una risoluzione migliore, l’invito è di visionare il nostro album su Flickr!

 

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