Nakai-san

Come nasce una leggenda. Gli elementi per scrivere un racconto epico ci sono tutti. La storia di un uomo che si è fatto da solo, che è diventato famoso per le sue doti al volante e soprattutto grazie alle modifiche che apportava alla sua auto.

Auto che usava di notte nelle gare lungo le strade di Kashiwa, nella prefettura di Chiba, e nei tortuosi percorsi che portano al Monte Tsukuba. La storia di un uomo che dedica la sua intera esistenza per vivere a pieni giri la passione per i motori. E il bello è che è una storia vera. Non siamo di fronte ad un manga, non parliamo di Initial D o di Wangan Midnight. No, vogliamo parlarvi di Akira Nakai un vero e proprio mito vivente che in poco tempo è diventato Leggenda.

Chissà se Nakai san si rende conto di quanto è alta l’attenzione nei suoi confronti! Come molti giovani appassionati muove i primi passi come street racer, sfidando gli amici in gare di drift a bordo della sua AE86. Per merito delle condizioni delle loro auto, vengono ribattezzati Rough World (che possiamo tradurre in Mondo Grezzo).

Per migliore le performance della già agile Corolla, Nakai san decide di percorrere una via insolita, diversa dalle tradizionali preparazioni. I cerchi vengono sostituiti con un nuovo set dal canale molto più largo e montano gomme extra large. L’assetto viene ribassato in modo considerevole e con una elevata campanatura per le ruote anteriori. Con queste modifiche nacque il Rough Style.

Il destino di Nakai san è ormai segnato, diventerà il suo segno distintivo anche in futuro! Un giorno apparve nella sua vita una Porsche 911 e fu amore a prima vista. Dopo averla preparata capì che era l’auto di cui aveva bisogno. Con grandi sacrifici riuscì ad acquistare una 930 Carrera che in breve tempo diventò una vera Musa ispiratrice, il laboratorio dove testare le proprie idee e il simbolo delle sue capacità di tuner.

Ormai quella non era più una normale 911, era un’opera d’arte, era, ed è ancor oggi, sua figlia. E nessuno chiamerebbe mai la propria figlia con un numero. Così, dopo averla plasmata, coccolata e resa unica, debuttò Stella Artois! La prima di tante opere d’arte nate dalla passione di un genio. Solo dopo la nascita di Stella fondò la sua officina, la RAUH-Welt BEGRIFF. RWB per gli amici.

Le basi di partenza preferite per dar vita al sogno sono le vecchie Porsche aircooled come le 930, 964 e 993. L’aspetto finale è quello di un’auto da competizione con cui circolare per le normali strade di tutti i giorni, ripescando la filosofia costruttiva delle Porsche utilizzate nelle gare endurance degli anni ’70-’80, che vedevano le 934 assolute protagoniste nei circuiti di tutto il Mondo.

Sono tante le automobili che sono passate sotto le amorevoli cure di Nakai san, seppur uniche nei colori e nella preparazione. Ognuna con il nome di battesimo scelto personalmente dal nostro idolo. Perché infondo, sono tutte sue figlie e come solo un padre sa fare…le ama tutte allo stesso modo. Oggi il Marchio RWB è una realtà ben consolidata, con sedi anche a Dubai, Thailandia e Stati Uniti. L’officina di Kashiwa si è dedicata a qualche 996 e chissà quando sarà il turno delle più recenti 997 e 991! Ho la fortuna di avere tra i contatti di Facebook mezzo Staff RWB e la sensazione che ho, guardando le foto che pubblicano e le brevi chiacchierate che riusciamo a fare, è di aver di fronte una vera e propria grande famiglia.

Ecco presentata la storia di una Leggenda. Un uomo che con sacrifici e dedizione ha dato vita al suo sogno. Che con grande semplicità trascorre le ore del giorno e della notte nel proprio Tempio, in officina, a realizzare automobili che ti sanno emozionare solo guardandole in foto ed è capace di creare anche nuovi posti di lavoro. Chapeau Nakai san, ora ti prego… continua con la tua magia, non ti fermare!

Alcune curiosità che in pochi sanno, anche il grande Kazuhiro Tanaka del Team Orange faceva parte del gruppo Rough World! Inoltre è stato Nakai san a lanciare la moda di usare le fascette per tenere uniti i paraurti alla carrozzeria. Un modo pratico, semplice e veloce… Rough Style!

Ringraziamo RWB per averci fornito attraverso la fanpage le foto per realizzare l’articolo e ringrazio personalmente Ichiraku Toshiya, International Director of RWB, per l’infinita pazienza che ha nei miei confronti. Mi chiedo ancora come fa a sopportarmi!