630 cavalli e carta bianca. Per fare cosa? Ma per la più anglosassone dimostrazione di celodurismo. O di capacità tecnica, fate voi. McLaren ha presentato al Concorso di Eleganza di Pebble Peach, evento al pari del nostro Villa d’Este per prestigio e fascino, la massima espressione racing della Mp4-12C, la Can-Am Edition.
In onore delle numerose vittorie raccolte in Nord America da Bruce McLaren e Denny Hulme, la livrea sfoggia il classico “McLaren Orange”. Derivata direttamente dalla versione GT3, questa Can-Am è in realtà un progetto del tutto nuovo che non tiene fede a nessun regolamento specifico. Ora come ora potrebbe fare qualche track day o correre in un monomarca. Al momento non si conoscono molto i dettagli di questa operazione se non che ne verranno costruite 30 e che 375mila £ è la somma richiesta per farsi chiamare dagli amici del bar “Mister 30”.
Il neonato reparto McLaren GT della casa inglese si è concentrato molto sul contenimento delle masse neanche avesse tra le mani una vettura obesa. Per merito di un meticoloso lavoro di alleggerimento l’ago della bilancia si ferma a 1200kg. Una moderna utilitaria mediamente accessoriata pesa di più. Se questa riduzione di peso per un’auto da competizione realizzata senza vincoli regolamentari può sembrare esigua, non dimenticatevi che già la versione stradale è molto leggera grazie alla monoscocca in carbonio e ai mille accorgimenti adottati per tenere a bada il peso.
Anche le soluzioni aerodinamiche sono leggermente diverse rispetto alla GT3 da cui deriva e promettono un incremento del 30% della deportanza. E guardando quanto son grandi gli splitter anteriori e la tavola da stiro al posteriore non stentiamo a credergli!
La presenza di 2 sedili ci fa ben sperare che questa Can-Am possa essere stata concepita come una street legal, sulla falsa riga delle Ferrari FXX omologate per la strada grazie Edo Competiton. Non ci resta che aspettare gli sviluppi di questo progetto!